Pubblicato il 31/03/20e aggiornato il

Piemonte, tutto fermo ma inquinamento PM10 elevato

Da diversi giorni, a partire dalle prime restrizioni che hanno ridotto il traffico di auto, veicoli in generale, e limitato l'attività industriale, si parlava dell'effetto benefico sull'ambiente ai tempi dell'emergenza Covid-19 (Coronavirus).

Un calo dell'inquinamento in tutta Italia e a seguire negli altri paesi europei coinvolti dal problema sanitario. Nel male, qualche risvolto positivo.

Tuttavia, nelle ultime tre giornate, soprattutto in Pianura Padana, qualcosa sembra essere andato storto. I valori del PM10, che misura la quantità di polveri sottili nell'aria, sono particolarmente elevati.

Una situazione anomala registrata anche dall'Arpa Piemonte: il giorno 29 marzo, tutti i comuni piemontesi hanno sforato il limite dei 50μg/m³ : a Torino 54, Alessandria 65 (e il 28 marzo addirittura 84), Novara 90 (e 80 il giorno prima), Vercelli 97. Dati da bollino rosso.

Dati Arpa Piemonte: PM10. 28-29 marzo in rosso
Per fortuna si è trattato di un solo episodio, infatti, nel resto della settimana si sono registrati valori molto più bassi: nel capoluogo piemontese, ad esempio, abbiamo avuto un "16" il 27 marzo, un "18" e un "19" i due dati precedenti. E dopo, il 30 marzo, un incoraggiante "19".

Insomma, un caso straordinario che i tecnici del settore hanno giustificato con le correnti provenienti dal deserto del Sahara, che una volta raggiunta la Pianura Padana sono rimaste "imbottigliate tra Alpi e Appennini.

Risorse: Dati Pm10 sul sito Arpa Piemonte.

In conclusione, il blocco forzato che ha limitato lo spostamento di persone a bordo di veicoli e ridotto l'attività industriale sta avendo i suoi frutti, non solo nel contrasto dell'epidemia, ma anche nella battaglia contro l'inquinamento, a favore della tutela ambientale. Quindi, sì, mezzi pubblici e privati motorizzati e fabbriche inquinano.

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