Pubblicato il 15/09/08e aggiornato il

Mostre - Satira in alta quota al castello di Ussel, Valle d'Aosta

Castelli e mostre. Un binomio sempre più forte che merita di essere coltivato. In Valle d’Aosta questo binomio da anni è garanzia di ottime proposte culturali che offrono ai visitatori la possibilità di apprezzare mostre a tema, ma nello stesso tempo ammirare il castello che le ospita. E’ il caso di quello di Ussel. Per chi arriva da Torino nei pressi di Chatillon il castello svetta alla sinistra orografica su di una collina che dona all’edificio un suo fascino particolare.


Ristrutturato negli anni Novanta, era stato edificato nel 1343 da Ebalo II di Challant, la più importante famiglia della Valle d’Aosta. Non fu costruito come tutti gli altri castelli valdostani con continue campagne di intervento ma fu eretto monoblocco ex-novo .

L’attuale struttura ha recuperato del castello la sua forma a parallelepipedo, come era originariamente, posizionata a strapiombo di un costone roccioso. Mentre all’interno le stanze sono prive degli arredi originali.

Il castello fu abitato dagli Challant fino al 1470. Diventò prigione e fu abbandonato nel secolo XVIII. L’ultimo proprietario fu il barone Marcel Bich, fino al 1983. Bich era un ottimo e geniale imprenditore che fece la sua fortuna lanciando sul mercato le famose penne a sfera Bic, che hanno rivoluzionato la scrittura di intere generazioni! Bich fece dono del castello di Ussel alla Regione Valle d’Aosta che ha scelto la via del restauro e l’ha destinato a sede di esposizioni temporanee.

Bello è il panorama che si può godere dai torrioni e camminamenti del castello e dalle strutture presenti vicine all’edificio, raggiungibile dopo una breve salita. Accessibile anche ai portati di handicap con un ascensore interno.

L’attuale esposizione è dedicata alla satira e ha per titolo “Il Sorriso Graffiato”.

E’ un viaggio in un mondo che da sempre è uno strumento fondamentale per ricostruire la storia, anche negli aspetti e nelle sfumature più celate, che permettono di poter raccogliere più voci e ideologie diverse e contribuiscono a riportare alla memoria figure complesse ed articolate, storiche protagoniste del nostro passato.

Una mostra che certamente non può sostituire i libri di storia ma di sicuro è un'ottima integrazione e può in qualche modo incuriosire i giovani che la visitano. Si scopre così che lo studio del passato non è poi così noioso.

Il Sorriso Graffiato è curata da Dino Aloi. Si compone di 350 disegni e 70 riviste d’epoca e si sofferma sul periodo che va dal 1915 al 1948, dalla Prima Guerra Mondiale alla Costituzione.

Sono presenti tavole di quattro grandi artisti impegnati in quel periodo: Giuseppe Scalarini, Attalo al secolo Gioacchino Coalizzi, Bernardo Leporini e Giuseppe Novello, senza contare le opere di altri cento disegnatori, più o meno noti dell’epoca, tra i quali ci piace ricordare Filiberto Scarpelli, Federico Fellini e Giovannino Guareschi.

Molto articolata la sezione dei giornali d’epoca, con la possibilità di poter visionare quelli di guerra e di trincea, le riviste d’opposizione al fascismo come “Il Becco Giallo” e giornali famosi nel ventennio come il “Marc’Aurelio e il “Bertoldo”. La satira, da sempre, ha colpito i personaggi politici e ben azzeccata è la sezione dedicata a questi. In particolare, una caricatura in cartapesta di Mussolini con oltre cento vignette che ne tratteggiano la complessa figura, maturata negli anni della sua ascesa al potere.

Non mancano però le vignette dedicate a Giolitti, D’Annunzio, Vittorio Emanuele III, De Nicola, De Gasperi, Togliatti e Pertini. La raccolta è completata da una ventina di tavole prese dai giornali di tutto il mondo che danno anche una precisa raffigurazione dell’altro dittatore dell’epoca, Adolf Hitler, e delle sue aberranti idee razziali.

Attorno e ai piedi della rocca del castello si trovano anche ottimi ristoranti dove si possono gustare le ghiotte e gustose specialità regionali.

Quando?
fino al 28 settembre, tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 19

Costo?
3 euro (2 euro - ridotto)

Dove?
Castello di Ussel, Valle d'Aosta

Per arrivare:
da Torino si può prendere l’Autostrada per Aosta e uscire dopo 83 km a Saint-Vincent, arrivare a Chatillon e poi seguire le indicazioni per Ussel a pochi chilometri dal centro della cittadina valdostana; un'ora di viaggio circa.

Oppure:
si può anche scegliere di prendere la Statale: in questo caso il tempo di percorso si allunga.

Informazioni
tel 0166563747

(Dario De Vecchis)

Nessun commento :